Un pugliese su quattro (25%) ha acquistato almeno qualche volta durante l’anno i cosiddetti “superfood”, quei prodotti alimentari cui vengono associati specifiche proprietà salutistiche, con la svolta salutista impressa dall’emergenza pandemica causata dal Covid. E’ quanto afferma Coldiretti, che accende i riflettori su un innovativo superfood, il “Freekeh”, il cereale alla moda in Europa che gli agricoltori della Murgia stanno testando grazie al progetto di ricerca ‘New Grain’, portato avanti dall’Università di Bari nelle aziende agricole VI.Cento, Masseria Revinaldi e l’Agriturismo Civitelluzza, in collaborazione con Coldiretti Bari e Terranostra Puglia, associazione agrituristica e ambientale.
“La resilienza dell’agricoltura e dell’agriturismo anche in questo scenario critico causato dall’emergenza Covid è testimoniata dai nostri agricoltori attenti all’innovazione di processo e di prodotto che porterà ad offrire nelle strutture agrituristiche un prodotto nuovo, salubre e molto versatile che certamente troverà l’alto gradimento dei consumatori”, afferma Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia.
Il Freekeh è grano duro raccolto prima della maturità – aggiunge Coldiretti Bari - da qui il suo soprannome di grano verde, arrostito, essiccato al sole o arrostito e mangiato intero o schiacciato, come una semola.
“Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di produrre, trasformare e commercializzare il “freekeh”, o grano verde, in selezionati agriturismi della Puglia - spiega Agata Gadaleta, professore associato di Genetica Agraria DISAAT dell’Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro' - con territori a forte vocazione cerealicola. Il freekeh può essere consumato tal quale in zuppe, insalate di cereali, minestre, o trasformato in farine per la produzione di pane, pasta e derivati. È caratterizzato da un elevato contenuto proteico, indice di giallo, quindi beta-carotene e luteina, fibre e un basso indice glicemico e di glutine. Da qui l’idea di recuperare quest’antica tecnica, adattarla alle esigenze locali, e inserire il risultato finale come prodotto di punta e caratterizzante gli agriturismi pugliesi”.
Se questo cereale seduce così tanto è soprattutto per i suoi benefici effetti – aggiunge Coldiretti Bari - perché è due volte più ricco di fibre della quinoa e quattro volte più del grano integrale e presenta minerali, proteine e antiossidanti, come calcio, ferro, zinco, potassio, vitamina B e probiotici evidentemente toccasana per la salute. Inoltre, il frikeh limiterebbe il rischio di cancro al colon e diabete perché il suo indice glicemico è al minimo.
Il Freekeh è conosciuto da 5.000 anni in Medio Oriente e la sua prima menzione fu rinvenuta a Baghdad in un libro di cucina del tredicesimo secolo – spiega Coldiretti Bari - legato ad una leggenda, quella dei contadini obbligati a versare le tasse imposte dall’impero ottomano, ma sempre pronti a conservare parte del loro grano raccogliendolo prima del raccolto, per poi dargli fuoco per prevenirne la germinazione e la decomposizione.
Secondo il portavoce per l’Accademia di Nutrizione e Dietetica, Vandana R. Sheth, l’elevato contenuto di fibre del freekeh può aiutare le persone desiderose di perdere peso. Il fatto che questo cereale sia ricco di proteine e di fibre fornisce infatti una sensazione di sazietà, che riduce il consumo di calorie complessive. Inoltre grazie al suo ridotto indice glicemico, questo alimento costituisce un autentico toccasana per i diabetici. Infatti il basso indice glicemico insieme ad una bassa risposta insulinica suggerisce che il grano verde possa essere utile nella prevenzione e nella gestione del diabete di tipo 2.