19 Novembre 2021
PRANDINI: “DALL’ETICHETTA ALL’ACQUA, GLI IMPEGNI OTTENUTI AL FORUM COLDIRETTI”

Un’alleanza forte di istituzioni, scienziati, economisti e analisti per smontare il castello che si sta costruendo per favorire la diffusione della carne finta il nuovo business su cui si sono lanciati i big mondiali dell’alta finanzia e dell’industria hi tech. La Coldiretti è scesa pesantemente in campo per promuovere un’azione forte finalizzata non solo a difendere il modello alimentare italiano, ma anche e soprattutto a schivare un attacco all’economia , alla cultura e alla salute stessa del nostro Paese. Il cibo in provetta è stato tra i temi forti del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si è svolto il 18 e 19 novembre a Villa Miani a Roma (vai al sito).

A fianco del presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, un parterre ricchissimo e di alto livello di rappresentanti del Governo, con i ministri della Salute Roberto Speranza, della Pubblica amministrazione Renato Brunetta della Transizione ecologica Roberto Cingolani, delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e degli Esteri, Luigi Di Maio, degli Interni Luciana Lamorgese e del Lavoro, Andrea Orlando (entrambi in collegamento), degli enti locali con il debutto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, economisti, parlamentari, scienziati e medici, responsabili di grande aziende dall’Enel alla Tim, dall’Eni alla Philip Morris, da Bonifiche Ferraresi fino alle Ferrovie dello Stato.

Nella tradizione dei summit Coldiretti la questione agricola e agroalimentare è stata affrontata in una visione a 360 gradi che ha messo in evidenza tutti i “contatti” che il settore ha con l’economia, la tecnologia, le nuove sfide delle energie rinnovabili. Con analisi storiche ed di economia internazionale. Ma senza perdere di vista l’attualità segnata ancora dal Covid e dai rischi di un ennesimo pesante impatto sulle filiere e le imprese agricole. Sulla campagna vaccinale la Coldiretti è stata chiara e diretta sin dall’inizio con un sostegno deciso alla vaccinazione “perché il Paese non può più chiudere”. Prandini ha espresso forte preoccupazione per il numero di contagi in Italia ma allarma anche la situazione della Germania che è il secondo partner per l’export. “Invitiamo perciò i cittadini a vaccinarsi”. E il ministro Speranza ha confermato come la guardia resti alta e come sia importante che la “Coldiretti sia schierata come sempre dalla parte del Paese, di chi vuole evitare che si ripiombi nelle limitazioni”. E ha aggiunto che la riflessione sul Covid rientra nell’ambito di vita di cui la Coldiretti si occupa, ha sottolineato “l’enorme sensibilità nei confronti dei temi della salute, perché chi fa buona agricoltura fa buona salute”. Speranza ha anche affrontato il tema Nutriscore ribadendo l’impegno con i colleghi Patuanelli e Speranza a tutelare l’autenticità delle nostre produzioni della Dieta mediterranea.

Sul fronte sindacale la carne in provetta rappresenta in questo momento la battaglia numero uno della Coldiretti affrontata con la stessa intensità che ha caratterizzato l’impegno a ottenere l’obbligo di etichettatura obbligatoria sui prodotti delle principali filiere dalla pasta ai derivati del pomodoro, dal latte e formaggi al riso e alla carne suina. Un’etichetta in scadenza e cu cui la Coldiretti ha incassato in diretta la firma alla proroga dei decreti del ministro Patuanelli e l’impegno del ministro Speranza.

Sulla carne finta il segretario generale Vincenzo Gesmundo ha affermato il” No convinto e risoluto senza esitazione” nei confronti di prodotti su cui si concentrano interessi astronomici e in cui sono investite gigantesche energie finanziarie e tecnologiche. La Coldiretti non assisterà passivamente a quello che è stato bollato come uno scontro di civiltà per i risvolti di natura sociale e politica con effetti difficili da valutare. Con un filmato esplicativo sono state smontate le principali fake, dalla capacità della carne sintetica di abbattere le emissioni alla tutela del benessere fino al valore nutrizionale.

La Coldiretti non ci sta ad abbandonare il campo spalancando le porte a un affare per pochi che marginalizza le tradizioni, ma soprattutto mette all’angolo consumatori e agricoltori.

Il presidente della Coldiretti ha spiegato come la priorità dell’organizzazione agricola sia guidata dall’attenzione per il benessere della collettività.

Secondo Prandini l’impoverimento della redditualità delle imprese agricole rientra in una pianificazione di indebolimento del settore. Ma “noi – ha detto – creeremo le condizioni per un piano strategico che parte dalle aziende e che ci consentirà di raccogliere le sfide. Inevitabile il riferimento al Nutriscore che rientra in questo quadro di delegittimazione delle migliore produzioni agroalimentari made in Italy.

Quando si pianificavano cibi sintetici per togliere identità al cibo e puntare alla omologazione di fatto, ha rilevato Prandini, si aprivano le porte alla nuova frontiera del cibo sintetico. Prandini ha poi aggiunto che la carne in provetta è solo il primo atto a cui seguiranno carni bianche, formaggi e ortofrutta e vino, la strumentalizzazione è il tema della sostenibilità. Per questo ha sostenuto la necessità di una strategia che “ci metta in condizione di contrastare questa informazione globale”. La Coldiretti vuole esaltare invece il patrimonio di biodiversità e di cibi legati alla storia agroalimentare e al territorio. E se le eccellenze tradizionali sono raddoppiate dagli anni Duemila a oggi lo si deve al traino esercitato dalla rete dei Farmer’s market di Campagna Amica che è oggi oltre che una primaria piattaforma distributiva anche una piattaforma culturale.

Sui mercati contadini, che la Coldiretti ha trasformato in una “coalizione” mondiale, si è espresso anche il neo sindaco di Roma Gualtieri che ha sottolineato la funzione strategica di avvicinare il produttore ai consumatori, ma non solo. Gualtieri ha evidenziato anche la multidimensionalità dei farmer’s market (A Roma se ne apriranno di nuovi a breve) che si qualificano sempre di più come luoghi dove le attività di vendita di prodotti sani e freschi si intrecciano con funzioni didattiche, di educazione dei cittadini al modello di prossimità. Si tratta di strutture alla base di un nuovo modello possibile di sviluppo della città che gioca le carte dell’inclusione e della socialità. E per rendere ancora più bella la capitale Prandini ha lanciato a Gualtieri la proposta di affidare una parte di Villa Borghese ai floricoltori di Coldiretti per realizzare così il giardino più bello del mondo.

La Coldiretti è pronta a rafforzare la posizione di tutte le imprese agricole , dell’allevamento e florovivaistiche, cavalcando con coraggio le nuove tecnologie dalle rinnovabili ( al vertice è stato presentato il primo trattore al metano già nei punti vendita) alla cisgenetica e Nbt fino alla digitalizzazione e l’utilizzo dei droni, dei satelliti e di tutte le attrezzature meccaniche più evolute ricordando che l’industria meccanica nazionale è un riferimento a livello mondiale. L’agricoltura è pronta a cogliere sfide e opportunità oggi tangibili. Ma chiede di competere ad armi pari a livello nazionale ed europeo. Non è accettabile che un chilo di arance costi nei supermercati 0,99 centesimi. Così si specula sul lavoro degli agricoltori e dunque anche questo - ha detto- è caporalato nei confronti delle imprese agricole. Una delle emergenze del settore è proprio il mancato riconoscimento della giusta redditualità ai produttori.

Le nuove regole sul contrasto alle pratiche sleali commerciali introdotte in Italia - ha aggiunto- ci aiuteranno a distribuire in modo più equo il valore lungo la filiera.

Il ministro Brunetta ha sottolineato le prospettive favorevoli dell’economia italiana lanciata verso un aumento del Pil che potrebbe arrivare al 6,5%, un livello doppio rispetto alla Germania. Un trend che innescherà l’aumento dei redditi con la conseguente crescita dei consumi e della domanda di qualità e per il settore agricolo questo avrà un impatto positivo su tutte le filiere. Ma l’onda positiva rischia di infrangersi sulla nuova crisi pandemica da qui la necessità di ulteriori restrizioni per evitare che l’economia imploda.

Una ripresa che passa da nuovi investimenti. Su questo fronte il ministro Cingolani ha assicurato che il Pnrr sta andando avanti nel pieno rispetto dei tempi. Una tabella serrata con interventi sulle agroenergie che coinvolgono anche il settore agricolo dal fotovoltaico al biometano. E Prandini ha detto al ministro che la Coldiretti sarà sempre al fianco delle istituzioni sul tema della sostenibilità “tradurremo in fatti concreti il racconto legato alle agroenergie”. Sul digestato in particolare ha ricordato come sia un elemento sostitutivo della chimica, basilare per difendere la biodiversità e puntare a una sempre maggiore sostenibilità.

Rassicurazioni sono arrivate dal ministro Patuanelli che ha confermato l’azione del Governo per rendere strutturale il rimbalzo economico. I dati economici ci sorridono, ha detto, anche se ha evidenziato le criticità rappresentate dall’andamento inflazionistico. A preoccupare è

l’aumento dei costi legati a movimenti speculativi e la strutturalità di quelli che incidono sull’agricoltura e l’industria di trasformazione. Patuanelli ha ribadito l’importanza degli interventi del Governo sui mercati internazionali che hanno favorito la crescita dell’export agricolo su livelli mai registrati. E l’obiettivo lanciato dalla Coldiretti dei 100 miliardi di export, secondo il ministro può essere raggiungibile.

Di Maio da parte sua ha ricordato l’attività della Farnesina per la promozione dell’alimentare made in Italy che nel 2021 ha messo a segno una crescita del 10% sull’anno precedente con un trend particolarmente positivo per il vino che con 4 miliardi (+14,5%).

Il ministro del Sud, Mara Carfagna, che ha affrontato il tema particolarmente delicato delle infrastrutture idriche ha accolto il progetto della Coldiretti per la realizzazione di una rete di invasi per conservare l’acqua piovana che rispettano l’ambiente.

Coldiretti nella due giorni ha incassato molte promesse. D’altra parte Prandini nelle sue conclusioni ha ribadito la necessitò di un impegno forte sul fronte delle infrastrutture. A partire dall’acqua perché con il il progetto della Coldiretti , grazie alla costruzione di una rete di nuovi bacini di accumulo, sarà più facile raggiungere l'autosufficienza produttiva. La progettualità annunciata dal Governo in questo settore - ha sottolineato Prandini - è importante perché segna il passaggio da una visione del giorno dopo a una di lungo periodo. E non si tratta di una risposta solo per l'agricoltura, ma anche per altri settori importanti come l'edilizia.

La Coldiretti chiede una svolta per tutte le infrastrutture a partire da investimenti per porti, retroporti e alta velocità per il trasporto delle merci. Prandini ha ricordato il rapporto costruttivo creato con le Ferrovie per realizzare hub come quelli nei porti di Ravenna, Genova e iniziative in corso a Gioia Tauro per far crescere il Sud.

La Coldiretti ha ribadito l'impegno forte sul fronte delle energie rinnovabili perché biogas e biometano rappresentano delle grandi opportunità. Le rinnovabili sono un ulteriore modello per sviluppare la ricerca e rendere le nostre imprese sempre più competitive oltre che sostenibili. Ma a una condizione che non si consumi suolo agricolo. Quanto alla transizione ecologica Prandini ha chiesto che le imprese siano accompagnate in questo percorso perchè un'accelerazione senza sostegno le metterebbe in grande difficoltà con una esplosione dei costi di gestione.

In prima linea resta la questione dell’indicazione di origine in etichetta. Prandini ha apprezzato l'impegno del ministro Patuanelli e del Governo a dare continuità all'indicazione dell'origine sui prodotti delle principali filiere alimentari, ma ora ha affermato “dobbiamo esportare il nostro modello che fa leva su distintività e trasparenza nell'Unione europea perché anche i consumatori europei devono avere consapevolezza di quello che portano a tavola”.

Sul Nutriscore ha ricordato l'intenso lavoro svolto in silenzio da Coldiretti per favorire la nascita della consapevolezza sui rischi di un'etichettatura ingannevole.

Prioritari restano poi i mercati esteri, mai come oggi – ha sottolineato Prandini - siamo riusciti a creare con la Farnesina un confronto per accelerare l'accreditamento dei nostri prodotti sui mercati esteri per conquistare nuovi spazi, ma non basta dire che siamo i primi della classe. Serve umiltà per conquistare i mercati internazionale e bisogna far leva sulla crescita delle nuove generazioni che sono aiutate anche da un percorso didattico- scolastico che assicura la padronanza delle lingue.

Siamo pronti – ha concluso- alle sfide vitali partendo dal presupposto che non possiamo permetterci di sprecare un solo cent del Recovery e dobbiamo spingere sulle riforme istituzionali e siamo convinti che come è accaduto con Expo 2015 quando il nostro Paese è chiamato a una sfida sappiamo vincerla.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

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