Gelata notturna killer in Puglia, dove il gelo ha colpito duramente le campagne con le produzioni in molti territori letteralmente dimezzate, dalle albicocche alle pesche, dai vigneti agli ortaggi, con le ripercussioni più gravi sulle ciliegie nel barese per cui sono andati in fumo 3 fiori su 4 e interi campi di tulipani sono stati bruciati dal brusco abbassamento delle temperature fino a -5 gradi nel foggiano.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia sugli effetti dell’ondata di freddo gelido che ha devastato i raccolti dalle province di Bari e BAT, a Foggia fino all’agro di Brindisi per cui sono state attivate le procedure per la dichiarazione urgente di stato di calamità naturale.
Si contano i danni a Conversano e a Gioia del Colle sulle varietà precoci di ciliegie, le Bigarreau, nella BAT a Barletta e Canosa sugli alberi da frutto come peschi, albicocchi e viti, in provincia di Foggia a Lucera, Biccari, Volturino, San Severo, Torremaggiore, Foggia, Orta Nova e Deliceto il bilancio parla del 100% di danno per i vigneti a spalliera, del 50% sotto i tendoni e una perdita del 50% sui frutteti, oltre alla compromissione degli ortaggi e dei grani precoci. Medesimo scenario in provincia di Brindisi dove i vigneti hanno subito uno straordinario shock termico e risultano bruciati dal gelo.
Una situazione drammatica per molte imprese agricole che – denuncia Coldiretti Puglia - hanno perso in una notte il lavoro di un intero anno.
Dopo le alte temperature dei giorni scorsi che hanno favorito il risveglio della vegetazione le piante sono state sottoposte ad un terribile shock termico con effetti sulle produzioni. Oltre a frutta e verdura a rischio – precisa la Coldiretti regionali - le coltivazioni più precoci di grano, che potrebbero dover essere riseminate ma fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, ci sono anche la vite e l’ulivo.
Siamo di fronte in Puglia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude Coldiretti Puglia – oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.