Entusiasmo, competenza, innovazione, diversificazione, solidarietà, pragmatismo: sono il filo conduttore dell’attività delle imprenditrici agricole di Donne Coldiretti. Una sfida a 360 gradi economica, ma anche sociale come è stato ribadito in occasione del confronto promosso l’11 dicembre a Roma. “Non siamo solo imprenditrici che producono e allevano – ha detto la responsabile di Donne Coldiretti, Mariafrancesca Serra – creiamo valore economico e sociale. Nelle nostre aziende impegnate nell’agricoltura sociale diamo opportunità di una vita nuova nel segno della dignità alle donne vittime di violenza. Siamo artefici del cambiamento – ha rivendicato – siamo una forza a livello culturale e sociale”. La sfida sociale è strategica, come ha sottolineato il segretario generale di Donne Coldiretti, Marica Latella che proprio su questo delicato tema ha organizzato un incontro con Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, a un anno dalla firma del protocollo per mettere in campo azioni comuni. La partecipazione attiva nella lotta alle sopraffazioni si affianca all’impegno costante nel campo agricolo dove le donne sono portatrici di valori di sviluppo e innovazione. Sono le imprese in rosa ad aver colto appieno l’opportunità della multifunzionalità che consente di conseguire traguardi importanti, anche sul piano economico, grazie alla creatività. Ma le problematiche agricole restano in primo piano. Monia Repetti, responsabile di Donne Coldiretti dell’Emilia Romagna, ha riportato l’attenzione sulla difficile situazione della sua regione dove i campi, dopo l’ennesima alluvione, sono di nuovo sott’acqua, ma ha anche lanciato un messaggio positivo ricordando come il mercato di Campagna Amica di Parma sia sempre più un laboratorio. Anche Rita Tamborrino, capo di Donne Coldiretti Puglia, ha annunciato iniziative a Foggia per prevenire la violenza con un corso di difesa personale e a Brindisi dove è stata siglata una convenzione con l’Istituto alberghiero che coinvolge anche Campagna Amica. Ma anche Tamborrino ha messo in luce i problemi delle campagna riportando all’attenzione sul caso Xylella che resta una ferita aperta. Il batterio – ha detto- rischia di colpire gli oliveti delle regioni confinanti, in particolare Puglia e Basilicata. Tamborrino, che sta vivendo sulla sua pelle le conseguenze economiche e psicologiche della eradicazione degli ulivi secolari, ha affermato che Coldiretti è l’unica organizzazione che si si sta interessando per la rigenerazione olivicola, ma ha anche sollecitato un’azione di comunicazione e sensibilizzazione. La presidente della Commissione parlamentare ha dato atto a Donne Coldiretti del grande lavoro portato avanti grazie alla vendita dei prodotti della gentilezza e all’accoglienza delle fattorie della tenerezza che hanno consentito di raccogliere 13mila euro. Semenzato ha ricordato che è fondamentale lavorare per garantire autonomia economica e finanziaria, ma ha anche detto che fare impresa al femminile è difficile perché vanno superati i disequilibri di genere. Ha spiegato poi che bisogna puntare su modelli di educazione forte che devono partire dalle famiglie e che bisogna puntare a un patto di corresponsabilità tra famiglie e scuola. Ma non si parte da zero, molti strumenti sono operativi a partire dai 30 milioni disponibili per il reddito di libertà o anche il micro credito libertà, così come gli sgravi per chi assume una donna vittima di violenza o la corsia preferenziale per ottenere un trasferimento nel pubblico impiego. Il punto è che questi sostegni non sono ancora conosciuti. Ha poi annunciato una legge per avviare dei corsi mirati per insegnare economia e finanza nelle scuole alle donne. E infine il testo unico, “un codice delle donne” che sarà una ricognizione di tutte le normative e sarà presentato il prossimo 8 marzo. Le donne dell’agricoltura possono fare molto e soprattutto hanno molto da insegnare. La multifunzionalità, introdotta con la legge di Orientamento del 2001 ha permesso a molte imprese di operare la grande svolta. Le aziende in rosa infatti sono uscite dal ristretto ambito della produzione per lanciarsi in attività come la trasformazione, l’accoglienza dei turisti e dei soggetti fragili, l’agriwellness , la produzione di creme super green come quelle utilizzate da Massimiliano Ossini e dai componenti nella spedizione sul K2, la vendita diretta. E proprio per quanto riguarda quest’ultimo campo di intervento, il direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli ha affermato che la multifunzionalità è oggi interpretata al femminile. Il 35% delle vendite dirette è realizzato da imprenditrici donne che arriva al 50% se si considerano le donne che vendono, ma che non sono titolari di azienda. Analogo il discorso per gli agriturismi: 38% di donne “manager” verdi, 58% di donne impegnate nell’ospitalità in aziende gestite da altri. Al top si arriva poi con le fattorie sociali: 70%. Sono numeri importanti – ha detto Troccoli – e comunque senza multifunzionalità che ha un cuore al femminile l’agricoltura sarebbe sparita. Campagna Amica è la più grande rete di agricoltori che vende in oltre 1.200 mercati distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud. Un sistema complesso che realizza più di 4 miliardi di fatturato (15 miliardi è il giro d’affari totale di tutta la multifunzionalità). Si tratta poi di attività che creano anche nuove figure professionali, per esempio i manager del mercato, ruolo ricoperto oggi soprattutto da donne, o del cibo locale. Le sfide sono tante e Donne Coldiretti, hanno detto le rappresentanti dell’organizzazione, hanno tutte le carte per poterle cogliere. |
14 Dicembre 2024
LA SFIDA DELLE DONNE COLDIRETTI TRA INNOVAZIONE E SOCIALE