2 Luglio 2021
INIPA PREPARA I CONSULENTI PER IL FLOROVIVAISMO

Inipa Coldiretti Education ha avviato la formazione al ruolo di 32 futuri manager territoriali e consulenti esperti per il florovivaismo in materia fiscale, normativa e tecnico-agricola con un percorso intensivo di formazione ad alta specializzazione (32 ore) per lo sviluppo dei servizi di consulenza avanzata alle aziende florovivaistiche per supportare gli imprenditori del settore verso lo sviluppo sostenibile e competitivo delle proprie imprese.

I lavori di aula sono stati aperti da Nada Forbici, imprenditrice di successo, presidente Assofloro e coordinatrice della Consulta Florovivaistica di Coldiretti, che ha offerto un quadro del settore, delle potenzialità e delle difficoltà che sta affrontando.

Il comparto florovivaistico ricopre una crescente centralità sia nei consumi intermedi delle imprese sia nei fabbisogni dei consumatori finali. Tuttavia gli imprenditori florovivaistici hanno recentemente dovuto superare un periodo di grandi difficoltà, in particolare per il fiore reciso e fronde, a causa del blocco prolungato di eventi celebrativi.

I numeri del florovivaismo italiano ne fanno un settore dal grande potenziale ambientale ed un importante asset economico dell’agricoltura del nostro Paese: pur coprendo appena lo 0,3% del totale Sau nazionale, (30% circa della superficie europea complessiva), genera circa il 5% in valore della produzione lorda vendibile e una domanda dall’estero che ha registrato un aumento record del 33% nel primo trimestre del 2021.

La spesa media pro-capite di prodotti florovivaistici degli italiani equivale a 46 euro ; il 38% degli acquisti è effettuato presso negozi, il 31% centri di giardinaggio, il 6% chioschi, il 25% in altre strutture (di cui il 12% in super/ipermercati).

Per dare l’idea delle enormi potenzialità del settore, basti sapere che il fenomeno del giardinaggio, anche su terrazzi, balconi, coinvolge 7 italiani su 10 (68%), a cui si aggiungono oltre 1,2 milioni di italiani che fanno gli agricoltori per hobby coltivando terrazzi, appezzamenti di terreno pubblici o privati: gli orti urbani hanno registrato una crescita del 18,5% in cinque anni e hanno superato i 2,1 milioni di metri quadrati.
Come affermato da Lorenzo Bazzana, responsabile economico Coldiretti ed esperto del settore, “piante e fiori non solo rendono più bello il mondo in cui viviamo e comunicano i nostri sentimenti alle persone a cui li regaliamo, ma combattono l’inquinamento, i cambiamenti climatici ed il dissesto idrogeologico”.

Infatti le piante, oltre ad essere una barriera naturale contro il caldo, combattono l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% degli italiani la prima emergenza ambientale (indagine Coldiretti/Ixè), e lo sviluppo urbanistico delle città italiane dei decenni passati ha purtroppo limitato la diffusione del verde pubblico urbano che ad oggi è in media di 33,8 metri quadrati pro capite appena.

Per questi motivi la nostra Organizzazione ritiene fondamentale presidiare il settore e dare risposta pronta alla richiesta di servizi consulenziali sul territorio, confermando la piena assunzione del ruolo strategico che il comparto potrà offrire per la svolta green dell’Europa e dell'Italia.

SONDAGGIO

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