Gli ultimi dati Istat fotografano un aumento del tasso di occupazione ad aprile 2024, rispetto al mese precedente: aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e rimangono sostanzialmente stabili gli inattivi. L’occupazione cresce (+0,4%, pari a +84mila unità) per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni, che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti).
In relazione a questi dati, conseguentemente, si è osservata l’estensione della platea degli assicurati anche per Inail e, inoltre, un altro fattore che influenza il fenomeno infortunistico, è stato l’ampliamento della copertura assicurativa degli alunni e studenti da parte dell’Inail.
È proprio a pochi giorni dal cambio di interfaccia del nuovo sito, che l’istituto diffonde i dati relativi ai primi cinque mesi 2024 su infortuni e malattie professionali entro il mese di maggio.
Nei primi cinque mesi 2024, si confermano come prime tre malattie professionali denunciate i disturbi osteo-muscolari e del tessuto connettivo, quelli del sistema nervoso e perdita dell’udito continuano a rappresentare.
Al 31 maggio 2024 le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail sono state 38.868, 7.522 in più, ossia +24%, rispetto allo stesso periodo 2023, aumentano del 51,9% rispetto al 2022, del 62,5% sul 2021, del 133,0% sul 2020 e del 41,9% sul 2019. A livello territoriale, l’aumento delle denunce interessa tutte le aree del Paese, ma il primato dell’incremento delle malattie professionali va alle Isole con 43,9% casi in più, segue il Sud con +32,5%, il Centro (+19,5%), il Nord-Est (+17,8%) e il Nord-Ovest (+13,4%).
L’aumento si rivela uniforme nei vari settori produttivi, osserviamo un 24,8% in più per Industria e servizi (da 25.711 a 32.084 casi), in Agricoltura i casi passano da 5.343 a 6.475(+21,2%), +5,8% per il Conto Stato (da 292 a 309).
Per le malattie professionali, nei primi cinque mesi 2024, gli uomini denunciano 25,3% MP in più, passando da 22.950 a 28.756. Le donne lavoratrici, invece, passano da 8.396 a 10.112 (+20,4%).
Parlando della nazionalità dei lavoratori, invece, la maggior parte proviene da lavoratori italiani, in aumento del 23,6% (da 28.803 a 35.599 casi), seguono quelle dei lavoratori extracomunitari, da 1.779 a 2.238 MP (+25,8%), ma aumentano anche quelle dei comunitari, da 764 a 1.031 casi (+34,9%).
Si ricordi che i report mensili sono provvisori e vanno interpretati con cautela, in relazione anche alle tempistiche di trattazione delle pratiche, soprattutto in relazione agli infortuni, che possono essere soggetti a picchi occasionali. Per questo, si dovrà attendere i primi mesi 2025 per poter analizzare i dati comprensivi dei casi positivi e la conclusione del loro iter amministrativo e sanitario.
Epaca proseguirà con grande impegno nell’attività di ricerca, di prevenzione, raccolta e studio dei fattori di rischi presenti in ogni ambiente di lavoro, con un’attenzione particolare all’emersione delle patologie in ambito agricolo e in particolare con l’avvicinarsi del gran caldo alla cheratosi solare, che dopo anni di esposizione al sole colpisce più comunemente su viso, labbra, orecchie, dorso delle mani, avambracci, cuoio capelluto o collo.