11 Gennaio 2024
IL MERCATO CONTADINO FA “SCUOLA” NEL MONDO

I futuri dirigenti dei mercati contadini nel mondo a “scuola” dai contadini leccesi, tra profumi di verdure di stagione, colori di frutta e fiori e sapori delle tante golosità salentine a km zero.

Il modello organizzativo e gestionale dei mercati contadini di Campagna Amica è stato toccato con mano, lo scorso giovedì mattina, al mercato in Via 95° Reggimento Fanteria a Lecce, da una delegazione internazionale formata dai partecipanti al corso "Capacity building to develop Farmers Markets", organizzato nell’ambito del progetto “Mediterranean and African Markets Initiative (MAMi – Farmers Markets)”, provenienti da Albania, Egitto, Libano, Kenya e Tunisia. Un momento di formazione, ma anche esperienziale, con degustazioni, convivialità, scambio di contatti e…tanti complimenti ai prodotti "made in Salento".

Il training, segnando un passo decisivo verso il potenziamento dei mercati contadini come alternative sostenibili ai tradizionali mercati, offre attraverso workshop, discussioni e visite alle realtà già operative in Italia, strumenti concreti per la nascita di nuove iniziative agricole locali e per rivitalizzare le comunità rurali del Mediterraneo e dell'Africa.

Il progetto MAMi – Farmers Markets, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, implementato dal CIHEAMBari in collaborazione con la World Farmers Markets Coalition, si impegna infatti a promuovere sistemi alimentari sostenibili per contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso l'adozione di pratiche alimentari rispettose dell'ambiente, capaci di generare impatti positivi nella costruzione di comunità resilienti.

Il sistema di vendita diretta, che è una delle principali leve della “multifunzionalità”, nel Salento come in tutta Italia, ha ottenuto risultati economici significativi - ricorda la Coldiretti. Numeri straordinari: la rete organizzata di mercati contadini conta 15mila agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. I mercati dei contadini non sono solo un luogo di commercio, negli anni infatti sono diventati dei veri e propri "laboratori", centri di divulgazione del prodotto e,  attraverso il contatto stretto con i consumatori, hanno favorito la diffusione di una corretta cultura alimentare fondata su qualità, sicurezza e legame col territorio.  Un elemento fondante di un nuovo rapporto tra aree rurali e urbane che vede nello sviluppo di sistemi locali del cibo la possibilità di superare le contraddizioni di una dieta alimentare globale, dalla perdita della biodiversità alla crescente insicurezza alimentare nel sud del mondo fino al costante abbandono delle campagne.

Una opportunità unica per Paesi fragili che – continua la Coldiretti - non sono riusciti a mettere a reddito le loro preziose miniere agricole. E che sono stati anche i più penalizzati sia dal conflitto in Ucraina, che li ha privati di approvvigionamento alimentari, sia dal più recente in Medio Oriente che ha aggravato la crisi geopolitica. Aiutando nel proprio Paese le popolazioni che vengono da millenni di sfruttamento si potrà anche contenere il flusso migratorio che si è particolarmente intensificato in questi ultimi anni.  La finalità del nuovo progetto è di migliorare l’accesso al cibo e soprattutto garantire produzioni sicure e di qualità alla più ampia fascia di popolazione, sostenendo i sistemi locali e formando una classe di manager che potrà favorire lo sviluppo di una piccola imprenditoria che dia chance anche a giovani e donne.

 

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

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