3 Maggio 2023
DECRETO LAVORO, CRESCONO LE TUTELE INAIL PER I 24 MILIONI DI ASSICURATI

Oltre 11,3 miliardi, precisamente 11.376.022.999 euro, il totale delle entrate dell’Inail, rendicontate nel bilancio di previsione 2023, approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto, che vede un aumento di oltre 288 milioni di euro rispetto alle previsioni del 2022, con +2,6 punti percentuali. Tra le priorità indicate, l’eliminazione della franchigia per i danni di minore entità, che esclude ancora molti lavoratori dalle tutele dell’Istituto.

Nel mentre, anche il decreto lavoro 2023 approvato lo scorso 1° maggio dal Consiglio dei ministri, prevede ulteriori interventi urgenti per rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro, a testimonianza di una crescente sensibilità rispetto a questi temi, un aumento della qualità dell’assistenza e di cura per una realtà che coinvolge oltre 3,7 milioni di realtà produttive e circa 24 milioni di assicurati.

Sul fronte dei dati, pochi giorni fa, sono state diffuse dall’Inail le stime ufficiali per il primo trimestre 2023, circa l’andamento della presentazione delle denunce di infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

Tutti i dati, ricorda Inail, riguardano solo i primi tre mesi del 2023 e se anche significativi, sono ancora in fase di consolidamento, molti casi devono ancora essere vagliati nell’esito dall’Istituto, e solo tra qualche mese sarà completato l’intero iter sanitario e amministrativo.

Vediamo, quindi, qualche numero per capire le grandezze del fenomeno.
Le malattie professionali denunciate aumentano rispetto al 2022 del 25,1% arrivando a 18.164, ben 3.647 casi in più rispetto al 2022. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo trimestre del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio e dai tumori.

Ma qual è l’andamento delle denunce settore per settore? Le malattie professionali aumentano del 25,5% nella gestione Industria e servizi (da 11.963 a 15.009 casi), del 21,6% in Agricoltura (da 2.457 a 2.987) e del 73,2% nel Conto Stato (da 97 a 168).
A livello geografico, le denunce di malattia aumentano in egual misura in tutte le aree del Paese, segnando un +31,4% al Centro, +30,5% nel Nord-Est, +28,1% nel Nord-Ovest e +25,4% al Sud; in controtendenza solo le Isole decrescono del 6,3%.
Esaminando il dato dal punto di vista di genere, le malattie professionali aumentano per gli uomini del 21,9%, da 10.817 a 13.19, mentre per le donne l’aumento sale di 34,4 punti, passando da 3.700 a 4.973 casi.

Riguardo alla nazionalità, le denunce dei lavoratori italiani passano da 13.477 a 16.702 (+23,9%), quelle dei comunitari da 374 a 422 (+12,8%), e quelle degli extracomunitari, da 666 a 1.040 (+56,2%).
Ancora molti non sanno che l’Inail tutela le malattie professionali asbesto-correlate, ovvero patologie legate all’esposizione all’amianto, materiale che pur vietato da ormai oltre 30 anni, continua a rappresentare un pericolo per la salute dei lavoratori. L’importanza e l’attualità della questione è sottolineata dalle misure che l’INAIL riconosce attraverso l’apposito Fondo per le vittime dell'amianto, una prestazione aggiuntiva ai soggetti già titolari di rendita, elevata dal 1° gennaio 2023 al 17% della rendita in godimento.

Oltre alla tutela dei lavoratori colpiti da infortunio e malattie professionali, la divulgazione della cultura della prevenzione e della salute sui luoghi di lavoro continua a rappresentare un punto di forza nella consulenza ai cittadini degli Osservatori “Ignazio Pili”, portati avanti da Epaca sul territorio nazionale, con il sostegno della rete dei consulenti medico legali.

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