2 Dicembre 2021
AL VIA IL REDDITO DI LIBERTÀ, FINO A 400 EURO AL MESE ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

In occasione della recente Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vogliamo dare il nostro contributo dedicando l’approfondimento di questa settimana ad un beneficio introdotto per favorire l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza.

L’Inps ha infatti recentemente pubblicato le linee guida che hanno consentito l’operatività della misura, destinata alle donne particolarmente vulnerabili seguite, nei loro percorsi, dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali al fine di riconquistare la libertà e la fiducia, anche attraverso l’autonomia economica.

Il beneficio fino a 400 euro al mese è concesso in un’unica soluzione e per massimo 12 mesi ed è riconosciuto dall’INPS, nel limite delle risorse stanziate per ciascuna Regione, previa richiesta presentata all’Istituto sull’apposito modello, per il tramite del Comune di appartenenza, direttamente dall’interessata o anche mediante un rappresentante legale o un suo delegato.

Destinatarie del reddito di libertà sono le donne residenti nel nostro Paese, che siano italiane o comunitarie, oppure, se straniere, in possesso di regolare permesso di soggiorno o rifugiate.

Al momento sono stati messi stanziati 3 milioni. Le risorse sono destinate prioritariamente a sostenere le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori.

Le domande sono valutate dall’Inps e accolte, nel caso in cui si abbiano i requisiti per ottenere il reddito di libertà, fino all’esaurimento dei fondi stanziati. In ogni caso, l’Inps fa sapere che le domande non ammesse per insufficienza di budget potranno essere oggetto di accoglimento in un momento successivo, in caso di respingimento di domande già presentate. Al 31 dicembre 2021, tutte le domande presentate e non accolte nel corso dell’anno per insufficienza di budget saranno definitivamente scartate.

Trattandosi di una misura assistenziale il contributo non è tassato ed è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito come il reddito di cittadinanza (REM) e con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico, erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli Enti locali, o altri sussidi economici anche di altra natura ad esempio, Rem, disoccupazione NASpI, Cassa integrazione guadagni, assegni al nucleo familiare, ecc..

Fiorito Leo

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