La burocrazia ruba tempo e opportunità economiche alle aziende agricole, alleandosi con il clima pazzo che caratterizza anche il 2020, con scenari primaverili alternati a trombe d’aria, sbalzi di temperatura repentini con shock termici che mettono a repentaglio il ciclo vegetativo di ortaggi e alberi da frutto, fenomeni siccitosi che anticipano e sovrappongono le produzioni orticole e ingialliscono il grano, con una lievitazione esponenziale dei costi in campagna. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia dell’attuale scenario nelle aree rurali pugliesi.
“Sta aumentando lo stato di disagio degli agricoltori che, oltre a subire gli effetti di fenomeni climatici controversi e straordinari, si ritrovano a dover combattere contro la burocrazia che ruba tempo e opportunità economiche all’agricoltura, come nel caso dell’acquisto del carburante agevolato. In molti comuni delle province pugliesi, da Foggia a Taranto a Bari, gli agricoltori stanno segnalando gravi ritardi nel rilascio dei libretti UMA per l’acquisto del gasolio a prezzo agevolato. Il paradosso è che, dopo mesi di attesa vana, gli imprenditori agricoli stanno rinunciando all’agevolazione, approvvigionandosi direttamente dalle pompe di benzina, perché i tempi delle imprese non sono certamente quelli della burocrazia”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
In fase di variazione del DEF, il Governo non ha introdotto un aggravio delle accise, provvedimento ipotizzato e duramente contestato dalla Coldiretti perché si sarebbe tradotto solo in aumento dei costi che avrebbe pesato sulla competitività dell’agroalimentare, costringendo molti pescatori, agricoltori e allevatori a chiudere la propria attività con un devastante impatto ambientale soprattutto nelle aree interne più difficili.
“Il beneficio garantito dal Governo alle imprese agricole non va vanificato. Serve una stretta – insiste Muraglia - alle maglie larghe e lente della burocrazia con la semplificazione delle procedure per il rilascio dei libretti UMA, perché i maggiori costi per l’acquisto di gasolio si ripercuotono sull'attività agricola con una vera esplosione dei costi di coltivazione. L'impatto è rilevante sull'attività di allevamento che insieme al boom dei costi energetici deve fare i conti con l'aumento delle spese per l'alimentazione, con i mangimi che sono aumentati fino al 50 per cento per le mucche da latte. Del resto, il prezzo del gasolio alla pompa ha superato abbondantemente quello della pasta al dettaglio per effetto dei rincari record degli ultimi anni”, conclude il presidente Muraglia.