Si lavora alla modifica del sistema di valutazione del consumo degli antimicrobici (nei quali rientrano anche gli antibiotici), relativo all’Eco-schema 1 della Politica agricola comune finalizzato a una riduzione dell’impiego dei farmaci per il miglioramento del benessere animale. Nel workshop “Piano Strategico della PAC 2023-2027 – Stato dell’arte e modifiche in Corso”, che si è svolto il 23 luglio scorso, il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare ha illustrato il percorso di revisione dell’attuale sistema delle mediane, alla luce delle criticità emerse durante il primo anno di applicazione. TESTO Si lavora alla modifica del sistema di valutazione del consumo degli antimicrobici (nei quali rientrano anche gli antibiotici), relativo all’Eco-schema 1 della Politica agricola comune finalizzato a una riduzione dell’impiego dei farmaci per il miglioramento del benessere animale. Nel workshop “Piano Strategico della PAC 2023-2027 – Stato dell’arte e modifiche in Corso”, che si è svolto il 23 luglio scorso, il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare ha illustrato il percorso di revisione dell’attuale sistema delle mediane, alla luce delle criticità emerse durante il primo anno di applicazione. La mediana regionale prevede vari livelli da quelli in cui si collocano gli allevamenti che usano quantità minori di antibiotico a quelli che superano la media regionale. Nell’attuale sistema di calcolo delle mediane per regione e tipologia produttiva, la presenza di un elevato numero di piccole aziende in alcuni indirizzi produttivi, fa sì che queste pesino notevolmente sul calcolo delle mediane, ma siano poco rappresentative in termini di produzione totale (per esempio i suini a ciclo chiuso). Un’ulteriore criticità è legata alle mediane “tendenti a zero” nelle tipologie produttive dove storicamente vengono somministrati pochi antimicrobici (ovi-caprini, linea vacca-vitello), rendendo molto difficile per alcuni allevamenti, lievemente al di sopra di tale soglia, raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi necessari per accedere ai contributi. La mediana, infatti, concentra l’obiettivo sulla percentuale degli allevamenti che riducono l’uso degli antibiotici, lasciando in secondo piano la riduzione del consumo degli antibiotici su base nazionale. La proposta di modifica prevede, per la campagna 2024, il passaggio dalle 21 soglie dinamiche regionali, a un’unica soglia fissa nazionale, per ciascuna tipologia produttiva. Inoltre, vista l’intrinseca difficoltà di definire una singola modalità analitica applicabile a tutte le realtà produttive il Ministero ipotizza due “approcci”: Per le tipologie produttive caratterizzate da un basso impiego di antimicrobici (come nel caso degli ovi-caprini), il valore della soglia verrà identificato analizzando gli allevamenti responsabili di almeno il 50% dei consumi totali; Per le tipologie produttive caratterizzate da un elevato impegno di antimicrobici, il valore soglia verrà identificato analizzando gli allevamenti responsabili di almeno il 70-90% del consumo di antimicrobici. Coldiretti ha più volte rappresentato al Ministero la necessità di una revisione dell’attuale sistema di calcolo del consumo di antimicrobico per superare il sistema delle mediane con l’obiettivo di superare alcuni meccanismi distorsivi derivanti dall’attuale metodologia di calcolo del consumo di antimicrobici. Per Coldiretti è infatti necessario evitare il rischio di penalizzare allevamenti che, pur garantendo elevati standard di benessere animale e avendo consumi molto contenuti di antibiotici, non avrebbero però i requisiti per accedere ai premi P.A.C. |
28 Luglio 2024
ANTIMICROBICI: IN CANTIERE LA REVISIONE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE