In queste settimane sta facendo molto discutere la decisione dell’Inps di includere l’inattività lavorativa tra i requisiti per l'erogazione dell'assegno mensile di assistenza agli invalidi civili parziali. Fino ad ora, l'Inps ha riconosciuto sussistente questo requisito anche in presenza di redditi da lavoro purché nel rispetto dei limiti di legge. Dal 14 ottobre, invece, ha stabilito che agli invalidi civili parziali, ai fini del diritto all’assegno mensile, è fatto obbligo di non svolgere alcuna attività lavorativa. Tante le reazioni del mondo dell’associazionismo, politico e sindacale e le richieste di intervento legislativo. La questione è dunque aperta a nuovi chiarimenti. Prendiamo spunto da questa notizia per un approfondimento dettato dalle tante richieste di informazioni ai nostri uffici Epaca sull’invalidità civile, la condizione di svantaggio sociale dovuto a patologia o disabilità, che dà diritto a benefici assistenziali, a prescindere quindi del tutto dal versamento dei contributi. Ecco qual è la procedura e cosa spetta. Presupposto per essere riconosciuti invalidi civili è l’accertamento del requisito sanitario. Il primo passo è, dunque, rivolgersi al medico per il rilascio del certificato. Solo dopo che il medico avrà trasmesso telematicamente il certificato all’Inps, il cittadino può presentare la domanda di invalidità civile all’Inps, con i consueti canali telematici, anche attraverso i Patronati. Per l’accertamento sarà successivamente sottoposto a visita presso la Commissione medica dell’Asl. A seconda del grado di invalidità riconosciuto, espresso in percentuale, spettano agevolazioni economiche, lavorative, fiscali, ecc. I benefici agli invalidi civili. A partire da un riconoscimento del 34%, si ha diritto protesi e ausili sanitari gratuiti. Con il riconoscimento di un grado di invalidità almeno pari al 46% è prevista la possibilità di iscriversi nelle liste dei disabili che agevolano nella ricerca di un lavoro. Dal 67% in poi, si può usufruire anche dell’esenzione del ticket sanitario. Un grado di invalidità superiore dà anche diritto a diversi tipi di prestazioni economiche: tra i 18 e 67 anni (oltre spetta l’assegno sociale) con un’invalidità almeno pari al 74% senza alcuna attività lavorativa e con un reddito inferiore a 4.931,29 spetta l'assegno mensile di assistenza, per il 2021 pari a € 287,09. Se l’invalidità raggiunge il 100%, si ottiene la pensione di inabilità che ha lo stesso importo, ma con un limite di reddito più alto 16.982,49 €. In caso di assistenza continuativa è previsto il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento che prescinde dal reddito. Benefici diversi sono previsti per i minori e in base al tipo di invalidità (ciechi, sordomuti, ecc.). Fiorito Leo |
5 Novembre 2021
INPS, NUOVA STRETTA NELL’AMBITO DELLE INVALIDITÀ CIVILI