16 Luglio 2020
INFORTUNI: COLDIRETTI PUGLIA, IN AGRICOLTURA IN 3 ANNI -20%; SERVE STRETTA ALLE DOMANDE PER MALATTIE PROFESSIONALI

Il tema al centro di un incontro con il direttore di INAIL Bari

Continua il trend positivo in Puglia del calo degli infortuni registrati in agricoltura con una diminuzione del 20% negli ultimi 3 anni della rilevazione, risultato del grande sforzo nell’ottica della formazione degli imprenditori agricoli. E’ quanto riferisce Coldiretti Puglia che chiede una stretta sull’iter di riconoscimento delle domande di malattie professionali in agricoltura.

“La percentuale di calo degli infortuni in agricoltura è molto incoraggiante, ma molto resta ancora da fare per ridurre infortuni e azzerare incidenti mortali, per questo è necessario continuare con decisione lungo la strada intrapresa dell’innovazione tecnologica, della formazione, della semplificazione burocratica per accompagnare il processo di sicurezza in campagna”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Snellire e velocizzare i processi al centro dell’incontro con il direttore di INAIL Bari, Michele Lorenzelli, a cui sono state esposte “le difficoltà legate alla ripresa dell’attività immediatamente dopo la fine dell’emergenza Covid 19. Vanno calendarizzate quanto prima le visite degli assistiti, perché è inammissibile che, soprattutto in periodi di emergenza con risvolti economici ma anche sociali, non si diano risposte a tecnopatici, cioè ammalati per causa di lavoro, e ad infortunati sul lavoro”, ha tenuto a ribadire il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, nel corso dell’incontro.

Al confronto hanno partecipato il responsabile regionale e provinciale di èpaca Puglia Piero Bulzis e Antonella Massaro, stigmatizzando il numero di domande di riconoscimento delle malattie professionali, ma anche di infortuni sul lavoro e di richiesta di collegiali medico-legali all’Istituto che risultano ancora inevase.

“Grazie al prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni si è giunti a rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato e anche più sicuro. Per questo è necessario che le istituzioni a tutti i livelli implementino le opportunità occupazionali nel settore agricolo, attraverso interventi di stabilizzazione del lavoro, garantendo flessibilità e competitività all’impresa, continuità di reddito e sicurezza al lavoratore”, ha concluso Piccioni.

E’ importante incentivare l’innovazione per garantire un livello sempre più alto della sicurezza sul lavoro in agricoltura, aggiunge Coldiretti Puglia nell’esprimere soddisfazione per l'avviso pubblico Isi Agricoltura 2019-2020 pubblicato dall'Inail che mette a disposizione 2,8 milioni di euro a fondo perduto per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nelle micro e piccole imprese del settore agricolo della Puglia.

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